Siamo ormai tartassati da notizie di cronaca nera su Napoli e Scampia. I media ce ne danno un’immagine a senso unico, se entri a Scampia rischi la vita. Ci entri e non sai se ne esci vivo. Le serie tv di successo, i romanzi, i programmi di politica sociale, tutti ne parlano. L’inferno di Dante non è niente a confronto. Sparatorie, assassini, spaccio di droga.
Il protagonista di questo cortometraggio vive di questi luoghi comuni che apprende dalle radio e dalle tv. Deve andare a Napoli a firmare un contratto per un appalto, una svolta per la sua carriera. Ma una notizia renderà questo viaggio un incubo: il luogo dell’incontro è in un capannone situato a Scampia. Il navigatore accompagna il nostro eroe nei vari gironi dell’inferno immaginario della mente di quest’uomo. Ogni movimento o rumore, ma anche un semplice gesto di cortesia viene percepito da lui come minaccioso. Tutti lo seguono, lui è un forestiero…i cattivi sono tutti lì…un viaggio nel disastro dei luoghi comuni tutto raccontato dal punto di vista distorto e acido del nostro protagonista.