La vita di Benedetto Croce, filosofo e senatore italiano, è un epico racconto di sopravvivenza e passione, intessuto di tragedie e rivalità intense sin dalla sua giovinezza. Da qui parte il documentario, diretto dal Maestro Pupi Avati e prodotto da Minerva Pictures, che ne racconta lo spessore politico e il talento negli studi, la vocazione alla libertà e la visione filosofica.
Tutto inizia nel 1883, quando un terribile terremoto a Ischia lo priva dei genitori e di sua sorella, ma dalla cenere di questa tragedia emerge una forza inarrestabile. La sua passione per la filosofia e la letteratura diventa così il suo baluardo contro depressione e solitudine, trasformando il dolore in determinazione.
Uno degli episodi più emblematici per capire Benedetto come uomo e non solo come politico o filosofo, fu l’amicizia con Giovanni Gentile, un altro colosso intellettuale dell’epoca. La loro amicizia inizia nel 1896, ma alla fine degli anni ’20 i due si dividono politicamente a causa del fascismo, ideologia che finirà per diventare fonte di grande rivalità tra i due intellettuali. Croce, malgrado la sua iniziale simpatia per il regime, ne prende infatti le distanze, mentre Gentile ne diventa un attivo sostenitore. Nel contesto della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia è però devastata dai conflitti e Firenze è sotto il controllo di Mussolini. Il 15 aprile 1944, un gruppo di giovani studenti comunisti assassina Gentile proprio davanti alla sua villa a Firenze. La notizia raggiunge Croce a Napoli, colpendolo come un fulmine, nonostante i due amici non si parlassero da anni. Questo evento lo porta a riflettere sull’assurdità della violenza che colpisce persino gli intellettuali.
In un’Italia dilaniata dalla politica, Croce si ritrova poi coinvolto nel governo di unità nazionale, ma la sua precedente simpatia per il fascismo torna a colpirlo duramente. Palmiro Togliatti, tra gli eroi del Partito Comunista Italiano, lo critica apertamente, dividendo anche i giovani antifascisti. Nel turbine di eventi, la vita di Benedetto Croce si intrecciò con la storia politica d’Italia, fino a diventare un riflesso dei conflitti e delle tensioni ideologiche del suo tempo. Questo è il racconto avvincente di un uomo che sfidò il destino, affrontando tragedie e rivalità, e emergendo come un faro di saggezza in un’era di tumulto.