In un piccolissimo paese dell’entroterra campano, Pasquale Cardinale, anziano agente della forestale, passa le sue giornate tra alcol e videopoker. Lo fa da dieci anni ormai, da quando è scomparsa Adriana, la sua amata moglie. Per ripianare i debiti di gioco, rivende al mercato clandestino i cardellini sequestrati ai bracconieri finché, colto in flagrante, incassa un rapido ed umiliante licenziamento, che sembra dare il colpo di grazia ad una vita già piuttosto malmessa. Ormai prossimo alla pensione, il poveretto si ritrova infatti senza lavoro e senza stipendio, indebitato fino al collo e assillato oltre che dagli strozzini, dalla ingombrante presenza di una figlia, Grazia, cantante in sovrappeso che, in virtù di una vecchia promessa strappatagli anni prima, pretenderebbe da lui i soldi della liquidazione, per un risolutivo intervento estetico, che avrebbe alleggerito lei dei trenta chili di troppo e il povero Pasquale dei trentamila euro del suo agognato tfr. Per restituire il dovuto ai suoi minacciosi usurai e ottenere al contempo quanto necessario ad accontentare le esigenze estetiche di sua figlia, l’ex maresciallo non trova di meglio che aggregarsi a una banda di anziani bracconieri fatta di parenti, amici e compaesani. Tutte vecchie cariatidi del mestiere, di fronte alle quali, con i suoi sessantatre anni, egli è poco più che un giovanotto. Ma il bracconaggio è passione ed è noto che la passione non conosce vecchiaia, dunque si continua a sfidare la legge (e la sorte), stendendo reti, organizzando truffe di piccolo e medio livello, arricchendosi, e più spesso rovinandosi, con le scommesse clandestine legate al canto dei cardellini.