Diretto da Silvia Brunelli, una Produzione Rain Dogs, in collaborazione con Mosaicon Film, TVCO, Minerva Pictures, Antracine e con il supporto del Nuovo Teatro Sanità e dell’Accademia dei belle Arti di Napoli.
Film vincitore della Biennale College 2019.
In una Napoli colorata e calda, la “Santa piccola” ha il tono di una COMMEDIA AMARA. Una storia che ha dei tratti favoleschi e dei tratti drammatici, coerentemente con quella che è la città in cui si colloca questa storia: Napoli. Questa è la città in cui si mescolano il sacro e il profano e questo film rappresenta esattamente questa dimensione. L’atmosfera calda e a tratti asfissiante, il colore e il caos dei vicoletti del centro, il Vesuvio che ti segue in ogni angolo della città, la leggerezza e la drammaticità saranno tutte componenti del film, superando quell’immaginario di una Napoli criminale che oramai è la caratteristica monotematica che ritroviamo in troppi film e che mortificano il mondo variegato e complesso di questa città. Questa è una storia che racconta di tenerezza e crudeltà, di bisogno di credere che qualcosa di buono e di superiore può accadere, di speranza che qualcosa ci salverà dalla quotidianità e dalla sua monotonia.
“La santa piccola” è la storia di Lino e Mario, due amici che sono cresciuti insieme e sono come fratelli. Lino lavora sodo per aiutare la madre e la sorellina Annaluce, per dare dignità alla loro povertà e alla loro vita semplice. Mario lavora al mercato, e non pretende niente dalla vita. Ma improvvisamente qualcosa cambia, Annaluce diventa la santa del quartiere e niente sarà più come prima. Qualcosa di superiore li porterà ad esplorare la vita, in una strada che nessuno avrebbe mai immaginato, quella dell’imprevedibilità.