La scena finale dell’iconico film di Mario Monicelli, con il brindisi “Speriamo che sia femmina”, ha celebrato l’unità e la speranza in un futuro dove la forza delle donne fosse al centro. Il reboot riprende proprio da questo spirito. Nel 2024, le donne della famiglia Lenzi affrontano sfide ancora più complesse: economiche, sociali, culturali e religiose, che mettono alla prova la loro tenuta in Toscana e persino la loro esistenza.
A tutto questo si aggiungono le loro battaglie personali, rendendo il percorso ancora più arduo. L’antica tenuta toscana, simbolo di resistenza e resilienza, continua ad essere il cuore pulsante della loro storia. Questo reboot ci regala uno sguardo intenso e attuale su una famiglia matriarcale che, nonostante le difficoltà, trova la forza di guardare al futuro con speranza e determinazione.
Basato sul film “Speriamo che sia femmina” di Mario Monicelli