Il 4 ottobre, giorno dedicato a San Francesco, torna al cinema “Fratello Sole, Sorella Luna” in versione restaurata in 4K!
23 Settembre 2024Il 4 ottobre 2024, e a seguire per tutto il mese francescano, il capolavoro senza tempo di Franco Zeffirelli, Fratello Sole, sorella Luna, farà il suo ritorno sul grande schermo distribuito da FilmClub Distribuzione e Minerva Pictures con il sostegno della Fondazione Ente dello Spettacolo, in una nuovissima versione restaurata in 4K, riportando il pubblico alle origini di una delle più belle celebrazioni cinematografiche della vita di San Francesco d’Assisi, proprio nel giorno dedicato al Santo Patrono di Italia.
Si tratterà di una visione completamente inedita per il pubblico italiano: un restauro in 4k, realizzato da Paramount Pictures presso l’Immagine Ritrovata di Bologna, con il contributo di Istituto Luce Cinecittà e del Ministero della Cultura, del montaggio internazionale, che sarà proposto in versione originale sottotitolata in italiano. Questa splendida versione, che vanta una sceneggiatura firmata da Suso Cecchi d’Amico, Lina Wertmüller e dallo stesso Zeffirelli, nonché le celebri musiche del compositore Donovan, offre una qualità visiva straordinaria, esaltando la magnificenza della cinematografia e della visione artistica di Zeffirelli. Il film arriva in sala dopo essere stato presentato in proiezione lo scorso marzo al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Fratello Sole, sorella Luna, vincitore di un David di Donatello per la regia e candidato agli Oscar per la migliore scenografia, è stato acclamato per la sua profonda bellezza e la rappresentazione toccante della vita di San Francesco, con un cast che include gli indimenticabili attori Graham Faulkner e Judi Bowker. Il film è una riflessione poetica e visivamente sublime sulla spiritualità, l’amore e la bellezza della natura. Il restauro in 4K, curato con la massima attenzione nei più minimi dettagli, restituisce una qualità d’immagine impeccabile, rendendo giustizia alla visione artistica del regista e offrendo un’esperienza immersiva e un’opportunità imperdibile per gli appassionati del film: quella di rivivere questo classico della cinematografia in una veste rinnovata.
Le proiezioni di Fratello Sole, sorella Luna in versione restaurata saranno disponibili in una release evento in sale selezionate in tutta Italia. La distribuzione del film è realizzata da FilmClub Distribuzione, in collaborazione con Minerva Pictures e con il sostegno della Fondazione Ente dello Spettacolo. La release nazionale sarà anticipata da due anteprime.
Il 24 settembre il film sarà proiettato presso la Filmoteca Vaticana in un evento privato di altissimo profilo, alla presenza di eminenti personalità del mondo cattolico, della politica, della stampa e dell’industria dell’audiovisivo. La visione del film sarà introdotta da un intervento di Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero della comunicazione della Santa Sede, Mons. Davide Milani, presidente dell’Ente dello spettacolo, e Gianluca Curti, Presidente e Amministratore Delegato di Minerva Pictures.
Il 1 ottobre alle ore 19.30, poi, sarà la volta di un’anteprima aperta al pubblico presso il cinema Barberini di Roma. La proiezione del film verrà introdotta anche in questo caso da Mons. Davide Milani, presidente di Ente dello Spettacolo e dal Presidente e Amministratore Delegato di Minerva, Gianluca Curti.
APPROFONDIMENTI:
Fratello Sole, sorella Luna.
Enrico Baragli, Rivista del Cinematografo, n.7, luglio 1972
Non ricostruzione storica, tanto meno documentario, il film rielabora liberamente il decennio della vita, che va dalla partenza in guerra di Francesco, ventenne, contro Perugia, all’incontro del Poverello, trentenne, a Roma con Innocenzo III (…) rielaborazione con l’occhio e la mente alla società ed alla Chiesa di oggi: imborghesite – dunque: antiumane ed anticristiane – come e forse più del mondo e della Chiesa del ‘200; quindi ancora da contestare. Ecco perciò – come nella Cavani, ma in toni più allegorici che realistici – un Francesco contestatore globale, e su due fronti. Sul piano sociale-laico è un hippy idealizzato. (…) Sotto l’aspetto ecclesiale il Francesco di Zeffirelli si presenta come il modello del cristiano in questa Chiesa del post Concilio: da liberare, sì, dalle incrostazioni storiche che ancora la ostentano più amica di Mammona e del potere che testimone delle Beatitudini, ma non da demolire con la polemica corrosiva o con la ribellione disciplinare. Costituitosi, con i suoi giovani amici, in gruppo spontaneo non teme, lui laico, di usare (come oggi si dice) il suo carisma profetico proponendo un ritorno al Vangelo integrale, “sine glossa”; ma ben distinguendo tra indegnità delle persone e legittimità della loro funzione, sollecita da tutte le istanze della gerarchia istituita, sino a quella romana, la verifica del suo carisma.
(…)
Scenografo e regista teatrale, soprattutto scespiriano, di meritatissima fama mondiale, tale Zeffirelli sostanzialmente resta quando, tardivamente, passa alla regia cinematografica. Padrone dello strumento, maneggiato alla scuola di Rossellini e di De Sica, di Visconti, Pietrangeli ed Antoniani, egli, più che esprimersi in immagini, illustra e riveste con immagini – sia pure cinematografiche, dato che il mezzo tecnico assicura loro un proprio tempo interno – i testi letterari, approdando così ad opere – La bisbetica domata (1967) e Romeo e Giulietta (1968) – di ottimo stile, anzi raffinato, ma d’impianto teatrale. Né fa eccezione questo San Francesco. (…) Non c’è che dire: è uno spettacolo superbo, che non potrà non riscuotere ottima accoglienza di pubblico. E ciò non sarà piccolo merito di Zeffirelli.