Sapore di mare
21 Gennaio 2023
In un’estate di metà anni Sessanta, sulle spiagge toscane di Forte dei Marmi, s’incrociano le vite di alcuni adolescenti, arrivati lì per passare le vacanze assieme alle rispettive famiglie. Tra i tanti membri della giovane comitiva spiccano i fratelli milanesi Luca e Felicino Carraro, ormai habitué del posto; i partenopei Paolo e Marina, venuti a passare le vacanze in Versilia per la prima volta; il genovese Gianni, il fidanzato della bella Selvaggia. Sullo sfondo del mare toscano e al ritmo delle più belle canzoni degli anni ‘60 si svolgono i drammi amorosi e le avventure di questo gruppo di ragazzi. Tra flirt, delusioni sentimentali, giochi in riva al mare e falò sulla spiaggia, l’estate volge al termine. Solo dopo molti anni, i protagonisti di quella indimenticabile vacanza sulle coste della Versilia si incontreranno di nuovo, per scoprire cosa ha riservato a ognuno di loro il destino.
C’eravamo tanto amati
20 Gennaio 2023
Gianni, Nicola e Antonio, uniti da ferventi ideali durante la Resistenza, prendono strade diverse dopo la guerra: Antonio lavora come portantino a Roma, Gianni diventa un avvocato di successo, e Nicola insegna a Nocera Inferiore, lottando per un cinema che cambi la società. Luciana, inizialmente amata da Antonio, viene corteggiata e poi abbandonata da Gianni, che cerca l’ascesa sociale attraverso un matrimonio conveniente. Gli amici si incontrano sempre più raramente, ma dopo molti anni, un incontro imprevisto, che include anche Luciana, li porta a riflettere su come il tempo e la società abbiano ridimensionato i loro ideali e le loro vite.
Milano calibro 9
10 Gennaio 2023
Nel suo 50° anniversario e riproposto in versione originale, uno dei noir italiani più apprezzati nel mondo, fonte di ispirazione di maestri contemporanei come Quentin Tarantino. Con le interpretazioni di Barbara Bouchet, Gastone Moschin e Mario Adorf, Fernando Di Leo firma il suo lavoro più iconico e uno dei film noir polizieschi più celebri della cinematografia moderna, parte della “Trilogia del Milieu”, insieme a “La mala ordina” (1972) e “Il Boss” (1973). Prodotto da Ermanno Curti e Armando Novelli.
Restaurato in collaborazione con il CSC-Cineteca Nazionale e presentato al 40° Torino Film Festival, sezione Back to Life.
Scanners
19 Giugno 2019
È Scanners il film che nel 1981 ha consacrato David Cronenberg al grande pubblico, diventando il visionario che popola, alimenta, racconta i nostri incubi peggiori.
Cameron Vale è un disadattato che vive ai margini della società a causa di gravi disturbi psichici. Una grande multinazionale lo raccoglie e lo inserisce nel programma Ripe dell’industria di armamenti Consec. Lo scopo del programma è quello di creare degli scanner, degli esseri dotati di poteri telepatici e capaci di agire sulle capacità psichiche altrui.
Un cane andaluso
Durante una vacanza, nell’inverno del 1927, il pittore catalano Salvador Dalì decide insieme a Luis Buñuel di realizzare un cortometraggio. I due artisti scrivono la sceneggiatura in soli sei giorni, applicando il metodo paranoico-critico che Dalì stava elaborando in quegli anni. “Un chien andalou” nasce grazie ad un prestito finanziario della madre di Luis Buñuel e coinvolge un piccolo cast, tra cui anche i due artisti, privo di attori professionisti. Viene proiettato per la prima volta nel settembre del 1929 presso lo Studio Ursulines di fronte a un pubblico di eccellenza tra cui Jean Cocteau, Pablo Picasso e André Breton. Il cortometraggio si rivela un successo davvero inaspettato, contrariamente a ciò che avevano previsto i due artisti.
I figli della violenza
Il maestro del cinema surrealista Luis Buñuel mette in scena la drammatica condizione dei ragazzi di strada nella Città del Messico del dopoguerra con un occhio al neorealismo italiano. Premio per la regia al Festival di Cannes del 1951, il dramma sociale segna il ritorno di Buñuel in Spagna, raccontando la vita di ragazzi vittime predestinate di una situazione pericolosa e di un destino avverso da cui è possibile fuggire solo attraverso il sogno o la morte.
Uomini contro
Capolavoro di Francesco Rosi con un grande Gian Maria Volonté. Ambientato negli scenari della prima guerra mondiale sull’altopiano d’Asiago il film ripercorre le vicende della divisione comandata dal generale Leone dove presta servizio il giovane sottotenente Sassu, un ex studente universitario interventista, fattosi trasferire dal Trentino dove i combattimenti sono di lieve entità. Egli è alle dirette dipendenze del comandante della Compagnia tenente Ottolenghi, un veterano disilluso sulla guerra e con malcelate idee socialiste che in diverse occasioni si opporrà agli ordini inutili od inutilmente punitivi dei superiori fino a trovare la morte durante l’ennesimo inutile attacco. Il sottotenente Sassu, durante i mesi della sua permanenza al fronte, sarà testimone dell’impreparazione dell’Alto Comando.
Il bambino di Mâcon
Nella cattedrale di Mâcon il barocco più sfrontato sfrangia nel decadimento assoluto, la mercificazione regna e la Chiesa opera il suo verbo del male. A seguito del parto di un bambino, i progetti delittuosi del potere s’installano nelle menti e nelle azioni delle persone che poi commettono gli atti o che li canalizzano. Il tutto allestito secondo le norme e le regole di un vasto spettacolo teatrale, barocco e allucinato, scandito secondo la struttura in tre atti, con prologo, due intermezzi ed epilogo. Greenaway decide di realizzare il film perché incuriosito da alcune foto di Oliviero Toscani con immagini di neonati utilizzati come oggetti, ed è qui che si annida lo snodo centrale del film: accessoriare le vite umane, rendere un oggetto di scambio un neonato, esacerbare e distruggere il concetto di natività.
Piovono pietre
La piccola Coleen sta per fare la prima comunione. Suo padre Bob, fervente cattolico e disoccupato, vorrebbe regalarle un vestito per l’occasione, ma ha grosse difficoltà a mettere insieme i soldi necessari all’acquisto. Piovono Pietre (Raining Stones) racconta così le sue interminabili peripezie per raggiungere l’agognato obiettivo e ritrovare la sua dignità di uomo e di padre. Piovono Pietre è uno dei lungometraggi che ha consacrato definitivamente al successo internazionale l’inglese Ken Loach, uno dei registi più”politici” della scena cinematografica, narratore realista di storie che hanno come protagonisti proletari e sottoproletari, diseredati e vittime di ingiustizie sociali.
Ladybird Ladybird
Maggie ha avuto da quattro uomini diversi quattro figli che le sono stati tolti dai Servizi Sociali. Quando incontra Jorge, un rifugiato politico latinoamericano, la donna intravede una possibilità di riscatto. É forse possibile trovare la felicità accanto a quest’uomo gentile e onesto che, poco a poco, conquista il suo amore, dimostrandole che è possibile spezzare un circolo vizioso di relazioni violente. Ma agli occhi della burocrazia, Maggie rimane un soggetto inaffidabile, e le risulterà difficile liberarsi da questa condanna sociale.
Il boss
18 Giugno 2019
Terzo e ultimo episodio della “Trilogia del milieu” di Fernando Di Leo: capolavoro noir sulla criminalità organizzata, preceduto da Milano Calibro 9 e La Mala Ordina.
Lo spietato killer Lanzetta si introduce in un piccolo cinema durante la proiezione di un film porno e massacra a colpi di lanciagranate la gang del boss Antonino Attardi, “colpevole” di aver accolto tra le sue file Cocchi, un killer della Ndrangheta che vende informazioni alla commissione antimafia e mira a diventare membro di Cosa Nostra. Sarà un susseguirsi di colpi di scena.
La mala ordina
Secondo film della grandiosa “Trilogia del mileu” dedicata a Milano tra il 1972 e il 1973, anche questo lavoro è ispirato da un racconto di Giorgio Scerbanenco. Fernando Di Leo promuove ad attore protagonista Mario Adorf, già straordinario in Milano Calibro 9 nel ruolo di Rocco, nella figura di Luca Canali, un magnaccia sensibile e amorevole con le sue ragazze. Attraverso uno stratagemma un padrino di Milano, Don Vito Tressoldi, cerca di scaricare i suoi imbrogli sul povero protettore che, braccato dagli uomini dell’italo-americano Mister Corso, dovrà liberare tutta la sua violenza per poter sopravvivere.